Sevilla

Siviglia: storia, monumenti e tradizioni

Le origini di Siviglia si perdono tra mito e realtà. Secondo la leggenda, fu fondata da Ercole e poi donata al figlio Hispano, da cui il nome romano Hispalis. Tuttavia, l’ipotesi più accreditata attribuisce la fondazione ai turdetani, popolazione iberica stanziata nella valle del Guadalquivir, che avrebbero creato una città chiamata Spal o Ispal.

Nel tempo, Siviglia fu conquistata da fenici, greci, cartaginesi e infine dai romani nel 205 a.C. Sotto Giulio Cesare prese il nome di Iulia Romula, diventando una città importante della provincia Betica. L’imperatore Costantino la elevò a sede episcopale, consolidandone il prestigio religioso.

Dopo la caduta dell’Impero romano, passò prima ai vandali, poi ai visigoti. Fu teatro di eventi drammatici come la ribellione di Ermenegildo (580) e l’uccisione del re Teudiselo durante la celebre “cena delle candele” (549). L’importanza culturale della città fu rafforzata dall’azione di due grandi figure religiose: San Leandro e San Isidoro, entrambi rappresentati nello stemma cittadino accanto a Ferdinando III.

Nel 712 i musulmani conquistarono la città, ribattezzandola Isbiliyya e inserendola sotto l’influenza di Cordova. In seguito, sotto il regno dei Banu Abbad, Siviglia divenne un importante regno taifa. Il periodo di massimo splendore arrivò però con gli almohadi, che vi edificarono monumenti come la Torre del Oro e la Moschea, il cui minareto è oggi la celebre Giralda.

Nel 1248 Ferdinando III il Santo conquistò la città, facendone una delle capitali della Castiglia. Il XVI secolo vide la costruzione dei principali edifici storici: la Cattedrale, l’Archivio delle Indie, la Casa de la Moneda, l’Università e la prima tipografia del regno.

Tuttavia, una grave epidemia di peste nel 1649 dimezzò la popolazione, compromettendo la crescita della città. Durante la Controriforma, Siviglia divenne centro religioso e artistico, patria di grandi maestri come Murillo, Zurbarán e Valdés Leal, protagonisti dell’arte sacra legata alla Semana Santa.

Nel XVIII secolo perse il ruolo centrale nei traffici con le Americhe a favore di Cadice. Tuttavia, la fondazione della Real Fábrica de Tabacos (1728) e l’espansione ferroviaria del XIX secolo ne rilanciarono l’economia. In epoca contemporanea, Siviglia fu protagonista di profondi cambiamenti politici e sociali, tra cui l’Esposizione Iberoamericana del 1929, che trasformò l’aspetto della città.

Durante la Guerra Civile cadde subito in mano ai franchisti, subendo una dura repressione. Dopo eventi tragici come l’esplosione della polveriera (1941) e l’alluvione (1961), Siviglia ha saputo rinascere, diventando capoluogo dell’Andalusia. L’Expo 1992 fu il simbolo della sua apertura alla modernità.

 

Monumenti imperdibili

Siviglia custodisce autentici capolavori architettonici:

  • La Cattedrale, tra le più grandi chiese gotiche al mondo, ospita la tomba di Cristoforo Colombo e un altare maggiore ricoperto d’oro. Accanto, la Giralda, antico minareto, offre una vista spettacolare.

  • Il Real Alcázar, splendido esempio di arte mudéjar, incanta con i suoi cortili decorati e i giardini lussureggianti.

  • La Torre del Oro, affacciata sul Guadalquivir, è oggi un museo navale.

  • Plaza de España, costruita per l’Esposizione del 1929, è una delle piazze più scenografiche al mondo, con ponti, canali e azulejos rappresentanti tutte le province spagnole.

Origine e significato del simbolo NO8DO

Il simbolo “NO8DO” è uno degli emblemi più iconici e carichi di significato della città di Siviglia. Si tratta di un rebus visivo che rappresenta il motto della città: “No me ha dejado”, che tradotto significa “Non mi ha abbandonato”.

Il simbolo è composto da tre elementi:

  • NO: sono le due lettere iniziali della frase.

  • 8: rappresenta un gomitolo di lana, detto in spagnolo “madeja”. Questo elemento, oltre ad assomigliare graficamente al numero 8, è un gioco di parole fonetico: unendo “NO”, “madeja” e “DO”, si ottiene “No madeja do”, che per assonanza suona come “No me ha dejado”.

  • DO: sono le lettere finali della frase.

Quindi, il rebus si legge come: NO – madeja – DO → “No me ha dejado”.

Contesto storico

Il motto è un omaggio alla fedeltà di Siviglia verso il re Alfonso X il Saggio, nel XIII secolo. Quando il sovrano fu coinvolto in una guerra dinastica contro il figlio ribelle, Sancho IV, molte città si schierarono con quest’ultimo. Siviglia, invece, rimase fedele al re legittimo, nonostante le pressioni politiche e militari. Colpito da tanta lealtà, Alfonso X avrebbe coniato per la città questo motto, come segno di gratitudine e riconoscimento eterno.

Simbolo identitario

Ancora oggi, il NO8DO è onnipresente a Siviglia: lo si può vedere sui tombini, sugli edifici pubblici, sulle bandiere, negli stendardi ufficiali, nelle decorazioni urbane e persino sulle uniformi municipali. È un segno distintivo della città e un simbolo d’orgoglio civico.

Oltre al suo significato storico, il motto esprime l’idea di lealtà, appartenenza e identità collettiva, diventando una sorta di dichiarazione d’amore reciproco tra la città e i suoi abitanti.

Spettacoli e tradizioni

Siviglia è l’anima viva dell’Andalusia: le sue tradizioni, radicate e vibranti, si esprimono con maggiore intensità durante la Semana Santa e la Feria de Abril. Ma è il flamenco, nato nei quartieri popolari come Triana, a rappresentare la vera essenza della città. Un’arte viscerale che si manifesta nei tablao, nei cortili nascosti e nei musei dedicati, come il Museo del Baile Flamenco.

Sevilla Flamenca

 
A Siviglia, il flamenco è un’esperienza da vivere in vari luoghi, dalle accademie agli eventi speciali. Per assistere a spettacoli di flamenco, si consiglia la Casa de la Memoria, la Casa de la Guitarra, il Museo del Baile Flamenco, e il Tablao Flamenco El Arenal. Per un’esperienza più autentica, si può provare il Tablao Los Gallos o il Baraka Sala Flamenca. Le accademie di flamenco offrono corsi e lezioni per tutti i livelli. 

 
Luoghi dove vedere spettacoli di flamenco:
 
  • Situata in Calle Cuna, offre spettacoli in un palazzo del XV secolo, molto apprezzato per la sua atmosfera e qualità. 

     
  • Un’altra location rinomata per gli spettacoli di flamenco a Siviglia, nota per la sua atmosfera intima. 

     
  • Oltre agli spettacoli, offre un’immersione nella storia e nella cultura del flamenco. 

     
  • Un locale storico che offre spettacoli di flamenco con cena inclusa. 

     
  • Un locale rinomato per il flamenco autentico e genuino, situato nel quartiere di Santa Cruz. 

     
  • Un’altra opzione nel quartiere di Triana, con spettacoli di flamenco. 

     
  • Offre spettacoli di flamenco con la possibilità di visitare il museo del flamenco e dell’arte andalusa. 

     
     
Eventi e festival:
  • Un evento biennale che si svolge a Siviglia, con spettacoli e attività legate al flamenco.
  • Accademie e lezioni di flamenco: Siviglia offre diverse accademie e scuole dove è possibile prendere lezioni di flamenco a diversi livelli, da principianti ad avanzati alle quali sarà dedicato un capitolo a parte.
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